Un'impresa responsabile

ecologia / ambiente

sviluppo sostenibile

Dalla sua creazione, Focus ha sempre riservato un'attenzione particolare alla qualità e alla sostenibilità dei suoi camini:

- i materiali utilizzati sono interamente riciclabili

- i modelli sono garantiti non meno di 5 anni per difetti di fabbricazione o progettazione, cosa certamente rara in Francia.

Parallelamente, Focus ha intrapreso delle azioni destinate a favorire lo sviluppo di «buone pratiche ambientali» presso alcuni dei suoi fornitori.
Per esempio, la stampa dei cataloghi è affidata ad uno stampatore dotato di marchio «Imprim’Vert» che garantisce l'impegno volontario del fornitore relativamente a una buona gestione ambientale dei prodotti chimici utilizzati per la realizzazione dei supporti stampati.

Il legno e la questione ecologica

Il legno come fonte di energia, lungi dall’essere una reliquia del passato, è, al contrario, una via importante verso un futuro sostenibile. ll legno può essere considerato come il miglior mezzo per conservare e restituire, dopo qualche decennio, l’energia solare. Allo stesso modo, il riscaldamento a legna, insieme al riscaldamento solare, può essere considerato come il meno inquinante del pianeta.

Il legno è un’energia rinnovabile perché la risorsa si rigenera rapidamente, al contrario delle energie fossili che impiegano diversi milioni di anni per ricostituire il loro stock. La superficie della foresta francese è quasi raddoppiata dal 1827 per estendersi oggi su 16,5 milioni di ettari, ossia l’equivalente del 30 % del territorio nazionale. Siamo abbastanza lontani dalle affermazioni visionarie che prevedevano la scomparsa della foresta nazionale. Possiamo essere certi che la biomassa figura tra le grandi fonti di energia commercializzabili del futuro.

Il legno fornisce al nostro paese dieci milioni di tep (tonnellata equivalente di petrolio) rappresentando il 4 % del consumo totale di energia primaria. Il legno è la prima energia rinnovabile consumata in Francia: è una forma di riscaldamento ecologico, efficace ed economico. Ogni anno, in Francia, viene realizzato un risparmio pari a 51 milioni di m3 di energie fossili grazie alla valorizzazione del legno in ceppi. 

RESPONSABILITA' SOCIALE

UN FORTE ATTACCAMENTO AL TERRITORIO

Con più della metà delle sue vendite realizzate nel mondo, Focus avrebbe potuto fare la scelta utilitaristica e mercantile di delocalizzare la produzione dei suoi camini in paesi dove le condizioni sociali, di retribuzione e ambientali risultano essere nettamente meno vincolanti che in Francia. Il trasferimento della sede storica e delle sue attività (Viols le Fort è un paese medievale ai piedi delle Cévennes) verso un’area, alla periferia di grandi città, più vicina alle necessità dettate dalla logistica e alle principali vie di comunicazione, sarebbe anche stato possibile. Scelte contrarie sono invece state privilegiate permettendo in tal modo la creazione progressiva di una trentina di posti di lavoro in una zona poco favorita come quella della Languedoc.

Consapevole della sua responsabilità economica, ecologica e sociale, Focus ha scelto, una ventina d’anni fa, di riavviare, dopo la cessazione della sua attività, la fabbrica che produceva la totalità dei suoi modelli nel sud della Francia. Per realizzare l’impresa sono stati preservati 10 posti di lavoro. A oggi Focus ha generato quasi una cinquantina di nuovi posti di lavoro; di recente sono stati realizzati investimenti molto importanti.

Attraverso questa acquisizione, Dominique Imbert ha voluto garantire l’indipendenza della sua azienda e, al contempo, testimoniare la sua riconoscenza a coloro che hanno saputo assumersi dei rischi insieme a lui nel corso degli anni. Contemporaneamente, ha saputo trasformare la modesta manifattura in un vero stabilimento produttivo che oggi produce per la Russia e il Brasile, per l’Australia e l’America del Nord.

Innovazione, design, sostenibilità e responsabilità sociale, sono i valori che hanno guidato Focus fin dalla sua creazione e che non c’è dubbio, continueranno ad animare il suo sviluppo negli anni futuri. Queste scelte originali, militanti e pioniere, hanno consentito il successo dell’avventura artistica, imprenditoriale ed economica di Focus così come del team motivato, attivo, proattivo che circonda il fondatore e creatore dei modelli Focus, Dominique Imbert.

Viene così dimostrato che al di là delle mode effimere, delle preoccupazioni sulla redditività a breve termine e dell’opportunismo commerciale relativo allo sviluppo sostenibile, altri modelli d’impresa sono non soltanto possibili ma anche indispensabili per il futuro e il benessere dell’Uomo nel suo Ambiente.

 

Un management che restituisce centralità all’Uomo.

Estratto di un’intervista a Dominique Imbert, presidente – fondatore di Focus

Qual è la sua visione personale del management? Quale definizione ne darebbe?

Per me significa privilegiare l’umano e la motivazione… piuttosto che i risultati. Fare in modo che ogni persona che lavora per noi dia il meglio di sé e si senta bene e parte dell’impresa. Questo consente di facilitare l’evoluzione interna. Mi piace pensare che un’impresa può essere una specie di famiglia.

In che cosa consiste la sua gestione nel quotidiano, quali sono i suoi trucchi, i suoi piccoli segreti?

Mi fido molto dell’intuito, basandomi sull’expertise dei miei collaboratori. Per un’assunzione, attribuisco grande importanza alla scoperta del lato umano che si nasconde in ciascun dipendente, voglio scoprirlo ed è ciò che di solito faccio durante un pranzo a due.

Come riesce a mantenere la motivazione all’interno del suo team?

Ovviamente ho istituito un sistema di incentivazione. Ho dato a ciascuno dei miei dipendenti con più di 10 anni di anzianità azioni gratuite della mia impresa. Attribuisco una grande importanza alle condizioni di lavoro, alla soddisfazione che provano i miei dipendenti nel recarsi al lavoro tutti i giorni, mi piace pensare che si identifichino in Focus.